Distesa estate,
Stagione dei densi climi
Dei grandi mattini
Dell’albe senza rumore –
Ci si risveglia come in un acquario –
Dei giorni identici, astrali,
Stagione la meno dolente
D’oscuramento e di crisi,
Felicità degli spazi,
Nessuna promessa terrena
Può dare pace al mio cuore
Quanto la certezza del sole
Che dal tuo cielo trabocca,
Stagione estrema, che cadi
Stagione dei densi climi
Dei grandi mattini
Dell’albe senza rumore –
Ci si risveglia come in un acquario –
Dei giorni identici, astrali,
Stagione la meno dolente
D’oscuramento e di crisi,
Felicità degli spazi,
Nessuna promessa terrena
Può dare pace al mio cuore
Quanto la certezza del sole
Che dal tuo cielo trabocca,
Stagione estrema, che cadi
prostrata in riposi enormi
Dai oro ai più vasti sogni,
Stagione che porti la luce
A distendere il tempo
Di là dai confini del giorno
E sembri mettere a volte
Nell’ordine che procede
Qualche cadenza dell’indugio
Eterno.
Dai oro ai più vasti sogni,
Stagione che porti la luce
A distendere il tempo
Di là dai confini del giorno
E sembri mettere a volte
Nell’ordine che procede
Qualche cadenza dell’indugio
Eterno.
(Vincenzo Cardarelli)
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